Un vigilante della Juventus ha rubato le maglie dei giocatori della squadra torinese. La clamorosità dell’evento risiede nella quantità: il ladro non si è accontentato di poche maglie sottraendo dal magazzino ben duemila capi. Sede del furto è stato il centro di allenamento di Vinovo. Adrian Roberto Oliva, un argentino di trentasei anni, guardia giurata alla Simat da quattro anni, in poco più di una settimana ha rubato ben duemila maglie ai giocatori della Juventus portandosi presso la propria abitazione gran parte del bottino.
La risoluzione del caso non è stata per niente complicata. La considerevole mancanza di vestiario non è passata inosservata ai dirigenti che subito hanno avvertito le forze dell’ordine.
Subito alcuni elementi degni di nota sono balzati all’attenzione degli inquirenti: la mancanza di segni di scasso sulla porta del magazzino e la coincidenza dell’effettuazione dei furti durante il turno notturno di Oliva.
I sospetti sono stati confermati dalla telecamere nascoste nel magazzino: le immagini non hanno lasciato scampo all’unico autore possibile del misfatto.
Alla fine del turno un’amara sorpresa. Ad attenderlo gli uomini del Capitano Domenico Barone, comandante della compagnia di Moncalieri. Ulteriori perquisizioni hanno rinvenuto nell’auto dell’uomo trecento magliette bianco nere dal valore di 80 euro ciascuna, mentre nell’abitazione ben tredici scatoloni.
Pare che l’uomo qualche giorno dopo avrebbe dovuto lasciare l'Italia per trascorrere in Spagna un periodo di ferie dove, si presume, avrebbe venduto la refurtiva.
Ma il "giusto" riposo ispanico dopo tanto e faticoso lavoro pare sia sfumato per una vacanza in cella!