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Gli avvocati Niccolò Ghedini e Piero Longo hanno ribadito l'istanza di rinvio e in particolare Longo ha ricordato che il Cavaliere oggi avrebbe comunque dovuto incontrare l'attuale presidente del Consiglio per un incontro istituzionale.

I giudici si sono ritirati in camera di consiglio per decidere. Udienza sospesa in attesa del certificato

Il processo Ruby è stato sospeso in attesa che arrivi un certificato, annunciato dai legali di Silvio Berlusconi, che attesti il ricovero in ospedale dell’ex premier al San Raffaele per i problemi alla vista che lo affliggono da alcuni giorni. Il procuratore aggiunto Ilda Boccassini ha “preso atto” della decisione del collegio, presieduta da Giulia Turri, ma ha domandato che venga chiesta alla presidenza del tribunale una “turnazione della cancelleria” in modo che si possa andare oltre le 17 di questo pomeriggio (ndr data in cui i cancellieri smettono di lavorare) in modo che “si definisca l’udienza odierna”.

“Silvio Berlusconi si è sentito male stanotte per l’aggravarsi dei suoi disturbi alla vista ed è attualmente sottoposto a una terapia all’ospedale San Raffaele” ha spiegato l’avvocato Niccolo’ Ghedini al collegio del processo Ruby, spiegando che è in attesa di un certificato dal San Raffaele. “Ho parlato con gli addetti alla tutela di Berlusconi – ha spiegato Ghedini – mi hanno confermato che è in corso una terapia e che hanno chiesto al medico che lo sta curando di redigere un certificato. Questo certificato dovrebbe attestare il mantenimento in day hospital perché le cure non potevano più essere fatte a domicilio dal momento che è stato male durante la notte. Vi chiedo il tempo materiale – ha concluso, rivolto ai giudici – per redigere il certificato”.

All’apertura dell’udienza il procuratore aggiunto di Milano, Ilda Boccassioni, si era opposta al legittimo impedimento. “E’ una strategia dell’imputato” ha detto il magistrato che vuole concludere la requisitoria iniziata lunedì scorso contro Berlusconi, imputato per concussione e prostituzione minorile. Nei giorni scorsi il leader del Pdl aveva annullato diversi appuntamenti per quella che era stata definita una congiuntivite e oggi avrebbe dovuto incontrare anche il presidente del Consiglio uscente Mario Monti.

Poi in aula è arrivata la notizia che Silvio Berlusconi fosse ricoverato all’ospedale San Raffaele per uveite. La notizia è emersa nel corso dell’udienza del processo Ruby. In pochi giorni alla cancelleria del Tribunale sono stati depositati tre certificati medici. In aula Boccassini – prima della notizia del ricovero – aveva spiegato che sono stati presentati tre certificazioni mediche, “una escalation”: il primo in cui si prescriveva il riposo, il secondo in cui si racc0manda di evitare fonti di luce, il terzo in cui si parlava di un possibile aggravamento della patologia. Certificati tutti a firma del primario di oculistica del San Raffaele di Milano. Secondo il magistrato i certificati servono all’imputato soltanto per “evitare la conclusione rapida del processo. Io, invece, chiedo che venga respinto il legittimo impedimento e si possa procedere”. Boccassini, nel suo intervento, aveva svolto una “breve cronistoria dei fax arrivati al collegio nei giorni 5, 6 e 7 marzo”, dalla quale risulterebbe che “quanto viene rappresentato non può ritenersi un impedimento assoluto”.

Gli avvocati Niccolò Ghedini e Piero Longo avevano ribadito l’istanza di rinvio e in particolare Longo ha ricordato che il Cavaliere oggi avrebbe comunque incontrare l’attuale presidente del Consiglio per un incontro istituzionale. I giudici si sono ritirati in camera di consiglio per decidere. Alla scorsa udienza il pm Antonio Sangermano aveva ricostruito la vicenda e sostenuto l’esistenza di “elementi di prova univoci” nei confronti del leader del Pdl: “Cena, bunga bunga e poi sesso con Berlusconi”; queste le fasi delle “cene eleganti” ad Arcore.

Boccassini, in attesa che ai giudici venga inviato il fax sul ricovero di Berlusconi, ha chiesto al collegio di prevedere per l’udienza di oggi una “turnazione dei cancellieri per andare avanti anche oltre le ore 17”. “Prendo atto della decisione del collegio di attendere il fax sul ricovero – ha chiarito Boccassini – ma chiedo che venga inoltrata alla presidenza del tribunale una richiesta affinché venga garantita una turnazione dei cancellieri per andare avanti con l’udienza anche dopo le 17”.

 

Tratto da

Il Fatto Quotidiano

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