Presidente del Consiglio, ministro del Tesoro e dell'Interno, già senatore e deputato, giurista e docente universitario. Con questo curriculum l'ex socialista e poi democratico diventa nuovo membro della Corte costituzionale come riporta Il Corriere della Sera. Primo impegno dei giudici l'elezione del presidente. Ieri il congedo di Franco Gallo.
Presidente del Consiglio, ministro del Tesoro con Goria e dell’Interno con Prodi, già senatore e deputato, giurista e docente universitario. Con questo curriculum l’ex socialista e poi democratico Giuliano Amato diventa nuovo membro della Corte costituzionale. La firma della nomina da parte del presidente Giorgio Napolitano è avvenuta ieri. Amato era stato anche uno dei candidati del Pdl al Quirinale.
Il dottor Sottile “sostituirà Franco Gallo, che dal 26 gennaio ha presieduto la Consulta e che è destinato a concludere il proprio mandato sabato 14 settembre”. Ieri Gallo è stato ricevuto al Quirinale e dal presidente della Camera Laura Boldrini. Il capo dello Stato, tra le cui prerogative rientra appunto anche quella di scegliere cinque dei quindici giudici delle leggi, “ha firmato il decreto di nomina ieri pomeriggio, dopo aver ricevuto Gallo in visita di congedo”. I giudici costituzionalisti dovranno eleggere il nuovo presidente: tra i papabili, secondo il quotidiano di via Solferino, ci sono Luigi Mazzella (eletto dal centrodestra e già ministro della Funzione Pubblica del governo Berlusconi) e Gaetano Silvestri (in quota centrosinistra). La Consulta è composta da quindici giudici: cinque sono nominati dal Colle, cinque dal Parlamento e cinque dalla magistratura.
Una nomina che quindi potrebbe essere gradita dal governo delle larghe intese di Letta, ma soprattutto da Silvio Berlusconi. Amato non è mai sceso in trincea contro il Cavaliere, pur scegliendo il destino del centrosinistra (è stato presidente del Consiglio dopo il fallimento dei due governi D’Alema e poi ministro dell’Interno di Prodi nel 2006). E’ stato vicino a Bettino Craxi per anni (e quindi vige la proprietà transitiva) ed è stato in prima fila ai tempi dei decreti sulle antenne tv che hanno dato il via libera al duopolio anomalo che caratterizza il sistema televisivo italiano. Amato è il capo del governo che decise nottetempo i prelievi forzosi dai conti correnti (1992) a causa delle casse dello Stato disastrate.
“La nomina di Giuliano Amato alla Consulta non è solo il giusto riconoscimento per una personalità di grande intelligenza, cultura ed esperienza maturata, ad altissimo livello, in tutte le occasioni in cui è stato chiamato a servire il Paese. Questa nomina del presidente della Repubblica rende onore al Paese e dimostra una volta di più che, con Giorgio Napolitano, l’Italia è in buone mani” scrive in una nota, Giuliano Cazzola, dirigente nazionale di Scelta civica per l’Italia ed ex deputato del Pdl. “Io ho avuto la fortuna di conoscere già alcuni decenni orsono Giuliano Amato e di collaborare con lui, imparando ad apprezzarne le qualità. Con il suo ingresso alla Consulta sento valorizzato un pezzo di un’Italia migliore che mi appartiene, quando a fare politica non erano i saltimbanchi, i giovani turchi, gli studenti fuori corso o quant’altro ‘passa il convento’ in questi anni difficili”.
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