Pin It

bossi e trota
L'ex leader del Carroccio è indagato per appropriazione indebita e truffa allo Stato per circa 40 milioni di euro in merito alla gestione dei fondi del partito. Per la moglie del Senatur e per Calderoli i pm chiedono l'archiviazione.

La Procura di Milano ha chiuso le indagini in vista della richiesta di rinvio a giudizio per dieci persone, tra cui Umberto Bossi e i suoi due figli Riccardo e Renzo per il caso della gestione dei fondi della Lega, scoppiato nella primavera del 2012. Le accuse per l’ex segretario del Carroccio sono di appropriazione indebita e truffa allo Stato per circa 40 milioni di euro. Tra gli indagati anche l’ex tesoriere della Lega Francesco Belsito, l’ex vicepresidente del Senato Rosi Mauro e l’imprenditore Stefano Bonet.

Da quanto emerge dall’atto dei pm, attraverso rendiconti irregolari presentati in Parlamento Umberto Bossi in “qualità di legale rappresentante” del Carroccio ha truffato lo Stato per circa 40 milioni di euro. Cifra maggiore rispetto a quella venuta alla luce finora che era di circa 18 milioni di euro. Gli investigatori del nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Milano, infatti, hanno analizzato oltre ai rendiconti del 2009 e del 2010 anche quello del 2008, per cui la Lega avrebbe ottenuto indebitamente rimborsi elettorali pari a “22.473.213” euro. Per il 2009, invece, avrebbe incassato illecitamente “17.613.250” euro, mentre nel 2010 “i revisori pubblici hanno dichiarato l’irregolarità del rendiconto” e i soldi richiesti non sono arrivati al partito.

Secondo l’accusa, la Lega avrebbe incassato soldi pubblici “in assenza di documenti giustificativi di spesa e in presenza di spese effettuate per finalità estranee agli interessi del partito politico”. Di qui l’accusa di appropriazione indebita per il Senatur e i suoi figli per una serie di spese personali.

Chiuse le indagini anche nei confronti di Rosi Mauro, l’ex senatrice del Carroccio, che ora è accusata di una appropriazione indebita di 99.731,50 euro, denaro proveniente dalle casse del partito. Tra i soldi di cui l’ex esponente lumbard si sarebbe appropriata ci sono anche 77.131,50 euro “per acquisto titolo di laurea albanese – si legge nel capo di imputazione – presso l’Università Kristal di Tirana a favore di Pierangelo Moscagiuro” ex guardia del corpo.

Per la laurea del Trota a Tirana 77mila euro – A Renzo e Riccardo Bossi, i due figli del ‘Senatur’ Umberto, viene contestato di aver usato a fini personali circa 303mila euro di soldi pubblici ottenuti dalla Lega come rimborsi elettorali. Renzo detto ‘il Trota’, accusato come Riccardo di appropriazione indebita, avrebbe speso tra le altre cose oltre 77mila euro per l’“acquisto” dell’ ormai famosa laurea albanese “presso l’Università Kristal di Tirana”. Ma non solo. Il secondo figlio di Bossi, che, nel 2010, a 21 anni diventa il più giovane consigliere regionale mai eletto in Lombardia, pare avere una passione per le auto e per la velocità. Con la sua Audi A5 scorrazza per la Lombardia accumulando oltre 7mila euro di multe. Contestazioni che vengono pagate con i soldi del partito. E nonostante la cattiva condotta automobilistica, il Trota passa a una macchina più potente, un’Audi A6 pagata 48mila euro più 3mila di assicurazione. Ovviamente a spese dei contribuenti. Il 10 aprile 2012 Renzo è costretto alle dimissioni dalla sua carica in Regione. Lo scandalo dei soldi pubblici girati dall’ex tesoriere Francesco Belsito agli esponenti del Carroccio fa terminare l’incarico tre anni prima del previsto. Tuttavia, i due anni trascorsi al Pirellone gli fruttano, secondo la legge, 40mila euro di indennità.

La passione per le auto di lusso di Riccardo Bossi - Il primo figlio del Senatur avuto nel 1979 dalla prima moglie Gigliola Guidali, i giudici contestano 52 pagamenti. Soprattutto multe – per oltre 2mila euro – ma non solo: con i soldi del partito Riccardo paga anche il mantenimento della moglie, l’affitto con tanto di bollette, il veterinario, l’abbonamento Sky, il garage e le spese di carrozzeria, nonché le rate per l’Università dell’Insubria. E poi debiti personali, bonifici, assegni circolari. Infine, le auto: 20mila euro per il riscatto del contratto di leasing per la Bmw X5 e oltre 21mila per una Mercedes.

Richiesta di archiviazione per Calderoli e moglie di Bossi - magistrati di Milano, titolari dell’inchiesta sulla Lega, hanno richiesto di archiviare le posizioni di Roberto Calderoli, Matteo Brigandì e Manuela Marrone, moglie di Umberto Bossi. Una archiviazione parziale, solo per alcuni episodi, è stata richiesta inoltre per Francesco Belsito, Umberto Bossi e Rosy Mauro, per altri fatti i magistrati ritengono allo stato di dover procedere. “Pagare le spese di un’abitazione a Roma, luogo dove principalmente si svolge l’attività politica e parlamentare, ad un esponente di punta del partito, può in definitiva a nostro giudizio essere una scelta di impegno finanziario legittima (salvo il dovere di darne conto in contabilità, qui non rispettato, non decisivo ai fini del reato di appropriazione indebita)”, scrivono i magistrati in riferimento alla posizione di Calderoli. Per quanto riguarda, invece, la posizione della Marrone, si ricorda come fin dalla prima relazione del pg, la moglie di Bossi sia stata inserita, insieme alla Mauro e ad altri famigliari del leader del Carroccio, all’interno del cosiddetto “cerchio magico che sarebbe stato alimentato con favoritismi ed elargizioni a danno del patrimonio della Lega”. “Certo -scrivono i pm di Milano- non si può escludere che delle somme corrisposte per la scuola Bosina in denaro contante la Marrone possa aver profittato a titolo personale. Ma per tutti gli indagati, come in questo caso per la Marrone, è stata applicata una rigorosa regola probatoria”.

Salvini: “Mafiosi e assassini possono attendere…” – “Finito (forse) con Berlusconi e Ruby, adesso il Tribunale di Milano torna a ‘occuparsi’ di Bossi e della Lega. I processi a mafiosi e assassini possono attendere… Giudici eletti dal Popolo e indipendenza unica via”, scrive sulla sua pagina Facebook il vicesegretario del Carroccio Matteo Salvini candidato insieme a Bossi alle primarie per la segreteria del partito in programma il 7 dicembre. ”Questa cosa non mi aiuta certo…una cosa che esce proprio adesso e mi lascia sconcertato”, spiega invece Umberto Bossi che, a questo punto, potrebbe ritirarsi dalla competizione come già paventato nei giorni scorsi.

 

Tratto da

FQ

Pin It

Commenti

Potrebbero interessarti