Sicuramente non sono uscite tante cose nuove, in questo che ? parso il primo tempo ?di studio? di una finale calcistica.
A Berlusconi ? mancato il colpo di genio, a Prodi l?affondo.
Il Cavaliere non ha trovato la giocata che ribaltasse la partita, lo slogan ad effettto che potesse imprimersi nelle menti degli elettori. Il Professore non ha avuto la forza e la sicurezza per chiudere i giochi.
Il leader della Casa delle Libert? ha annaspato cercando di difendere il proprio operato, rifugiandosi cinque volte nel ?ribaltamento della realt??: francamente troppe, entrate tattiche da mediano dal fiato corto.
Il capofila dell?Unione non ha rischiato il passo pi? lungo della gamba, sapendo che un pareggio o una risicata vittoria gli sarebbero bastati, ben pi? che all?avversario.
Per Berlusconi una sconfitta che ? maturata dopo trentacinque minuti privi di idee e di proposte, ricchi solo di cifre francamente difficilmente verificabili e deliri di onnipotrnza (?abbiamo i cantieri pi? imponenti del Mondo?...). Per di pi? il match l?ha concluso con l?autogol finale che l?ha visto recriminare sulle regole del gioco, in un?ingenua ammissione di insuccesso.
Per Romano Prodi una vittoria di misura, che arriva dopo un?avvio lento e confuso e una crescita costante costruita sostanzialmente su due pilastri: il vantaggio nei sondaggi e quello di non essere colui a dover rispondere della difficile situazione dell?Italia.
Leggi anche Silvio Berlusconi e Romano Prodi in televisione
Silvio Berlusconi contro Romano Prodi su Rai Uno
Silvio Berlusconi a "In mezz'ora" di Lucia Annunziata
