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Giuliano_Pisapia

La situazione elettorale di Milano è precipitata nel caos, sembra proprio che si stia preparando il peggio, che viene programmato giorno dopo giorno, con l'insistenza dell'uso della violenza, inizialmente solo verbale, per cedere il passo alla violenza fisica.



Berlusconi non ci sta a cedere alla libera e democratica volontà dei milanesi; vuole costringerli a cambiare idea, e di costringerli con i suoi metodi che non prevedono scrupoli.

Gentaglia prezzolata ne esiste fin troppo in questa Italia tutta dedita alla conquista di beni materiali, qualunque sia il prezzo morale da pagare; ed sta qui il timore che un pugno di prezzolati possa scatenare una violenta minaccia all'ordine pubblico, con l'ausilio di testimoni di comodo. Non sarebbe altro che la scena di un film e i registi non mancano.

L'oggetto dei desideri non è il Comune di Milano, ma ciò che rappresenta in termini di appalti miliardari, già promessi in cambio di appoggi elettorali già incassati; potrà scoccare da quelle parti la scintilla che potrebbe mettere a repentaglio il corso civile della vita.

Mancano sei giorni alla votazione, e saranno sei giorni assai tesi, perché manca totalmente l'accettazione della volontà democratica, sostituita dalla volontà esclusiva di un uomo illuso di poter sempre vincere, e disposto a usare qualunque mezzo pur di non dichiararsi sconfitto.

Rosario Amico Roxas

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