Il Ministro degli Esteri Giulio Terzi si è dimesso. Lo ha dichiarato ieri alla Camera. La causa delle dimissioni riguarda il recente invio dei due marò in India. Terzi ha affermato: "Ero contrario a rimandare in India i marò, ma la mia voce è rimasta inascoltata".
Terzi ha anche aggiunto: "Mi dimetto in disaccordo con la decisione di rimandare i marò in India. Le riserve da me espresse non hanno prodotto alcun effetto e la decisione è stata un'altra. Da ministro ho espresso serie riserve alla repentina decisione di trasferire in India il 22 marzo i due militari, ma la mia voce è rimasta inascoltata. Mi dimetto perché solidale in modo completo con i nostri marò e con le loro famiglie. Ho atteso fino a oggi perché volevo venire qui in Parlamento come sede della sovranità popolare".
Il Ministro ha anche dichiarato che: "È risibile e strumentale sostenere che la Farnesina ha agito per fatti suoi. Io ho dato informazioni a tutte le autorità di governo sugli aspetti critici del negoziato con l'India".
Contrario al gesto di Terzi è il Premier uscente Monti, il quale ha affermato che si tratta di un atto "irrituale".
Anche il Ministro della difesa Di Paola ha criticato Terzi e ha affermato: "Non abbandonerò la nave in difficoltà. Sarebbe facile dimettermi ora, ma non lo farò".
Di Paola ha anche aggiunto: "Le istituzioni sono al di sopra di tutto, anche delle emozioni dei ministri - ha detto -. Ho agito nel rispetto di una decisione collegiale che mi ha lacerato emotivamente, ma le decisioni collegiali del governo si rispettano e si onorano".