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letta e barroso
Dopo i colloqui con Angela Merkel e Francois Hollande oggi Enrico Letta è arrivato alla commissione Ue per incontrare il presidente Josè Manuel Barroso. È l’ultima tappa del primo tour europeo da premier di Letta.

Il neo premier italiano Enrico Letta ha incontrato oggi, nell’ambito del suo primo tour in Europa da capo dell’esecutivo, il presidente Josè Manuel Barroso. Il premier, che ha alle spalle i vertici dei giorni scorsi con Angela Merkel e con Francois Hollande, è arrivato questa mattina preso alla sede della Commissione europea a Bruxelles dove Barroso l’ha atteso per una colazione di lavoro. Il colloquio odierno segue la cena di lavoro che ieri sera il premier ha avuto nella residenza dell’ambasciatore italiano all’Ue, Ferdinando Nelli Feroci, con il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy. L'Ue continuerà “a stare al fianco dell'Italia nel perseguimento del nostro impegno comune per superare la crisi economica e promuovere la crescita e l'occupazione, facendo del pieno uso della flessibilità esistente mantenendo finanze pubbliche solide un obiettivo chiave”, in questi termini si è espresso il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy nei confronti di Enrico Letta.

“Italia rispetta gli impegni” - Al termine dell’incontro di Bruxelles Letta ha spiegato quanto detto a Barroso: “Ho confermato a Barroso l'intenzione di mantenere gli impegni assunti dal precedente governo alla Commissione” sul fronte dei conti pubblici “e nelle prossime settimane presenteremo a Bruxelles” il piano per rispettare tali impegni. Da parte sua Manuel Barroso si è detto “molto fiducioso del fatto che l’Italia uscirà dalla procedura per il deficit eccessivo” ma ha spiegato, come ha fatto anche Letta, che nel corso del loro incontro non sono entrati nei dettagli. Il presidente della commissione Ue ha parlato di un faccia a faccia molto positivo e si è detto impressionato del “forte impegno europeo” del capo del governo italiano.

Il premier e la disoccupazione giovanile - Enrico Letta da Bruxelles ha anche detto di poter tornare ora in Italia “più ottimista” rispetto alla partenza perché in tutte le capitali visitate ha constatato come “ci sia una consapevolezza che ci accomuna: i cittadini europei devono vedere l’Europa come strumento di soluzione positive, non di cose negative”. Il premier ha spiegato di avere “una serie di idee” per fare in modo che il Consiglio europeo di giugno “dia dei segnali concreti soprattutto sul fronte della lotta alla disoccupazione giovanile”.

 

Tratto da

Fanpage

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