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- Aria di festa, ma perché? Hanno approvato finalmente una legge elettorale proporzionale che scioglie il nodo della rappresentanza?
La politica. Secondo un vecchio proverbio è l'arte del possibile. A significare che il potere che attiene a chi la esercita consente qualsiasi soluzione. Secondo Giovanni Sartori, personaggio fra i principali autori nel campo della Teoria della Democrazia, la politica è la sfera delle decisioni collettive sovrane. Ed è così che a noi piace considerarla
- Aria di festa, ma perché? Hanno approvato finalmente una legge elettorale proporzionale che scioglie il nodo della rappresentanza?
I voti favorevoli sono 235, 70 i no. Pdl ufficialmente spaccato. Solo dopo l'annuncio della nascita di un nuovo gruppo guidato da Alfano, Lupi e Formigoni, che hanno assicurato i numeri per la sopravvivenza dell'esecutivo, il Cavaliere torna sui suoi passi e, all'ultimo minuto, quando era ormai certificato il fallimento della sua linea di rottura, annuncia un "appoggio sofferto". E sconfessa la linea dei falchi.
ROMA - E' il giorno della verità per Enrico Letta, che con il voto di fiducia di oggi alle Camere capirà se il suo governo potrà andare avanti o se la sua esperienza è già finita dopo pochi mesi.
Beppe Grillo intervistato dalla troupe di Ballarò, non manda a dire le cose da nessuno. Duro (e legittimo) attacco contro la Rai che non fa servizio pubblico, anzi distorce l'informazione.
Mentre sul tavolo del premier Letta arrivano le "dimissioni irrevocabili" dei cinque ministri Pdl, il direttore de Il Giornale va all'attacco e li paragona a Gianfranco Fini per i loro distinguo rispetto alla strategia berlusconiana. Il ministro dell'Interno: "Sappia che non abbiamo paura, non troverà case di Montecralo su cui costruire campagne". La replica: "Sono allibito".
Il presidente della Repubblica pone il suo interrogativo durante la visita nel carcere di Poggioreale a Napoli. Un tema quello del sovraffollamento delle carceri su cui interviene anche il Guardasigilli: "Prioritario terreno di intervento". Ma nei giorni di tempesta politica il capo dello Stato sembra indicare una via d'uscita.
ROMA - «I ministri del Pdl rassegnano le proprie dimissioni». Lo fa sapere Angelino Alfano - tramite la sua portavoce -, dicendo di parlare a nome di tutta la delegazione del Popolo della Libertà. «Il Presidente della Repubblica è stato informato dal Presidente del Consiglio delle decisioni comunicategli di ministri del Pdl. Dopo il rientro Roma concorderà con il Presidente Letta l'incontro che le decisioni odierne rendono necessario». Lo comunica il Quirinale in una nota.
Letta: "Chiarimento avvenga in Parlamento alla luce del sole e di fronte ai cittadini". 'Gli italiani non abbocchino a Berlusconi sull'Iva«. Lo scrive Enrico letta in un tweet.
Le dimissioni dei ministri del Pdl «sono una ulteriore azione di sfascio per l'azione del governo»: lo ha detto il segretario del Pd, Guglielmo Epifani.
LA MEMORIA DIFENSIVA DI BERLUSCONI «Ho invitato la delegazione del Popolo della Libertà al governo a valutare l'opportunità di presentare immediatamente le proprie dimissioni per non rendersi complici, e per non rendere complice il Popolo della Libertà, di una ulteriore odiosa vessazione imposta dalla sinistra agli italiani». Così Silvio Berlusconi. Dalla difesa all'attacco. Nella memoria difensiva depositata questa mattina, Silvio Berlusconi chiede la ricusazione di alcuni membri della giunta del Senato che deve decidere della sua decadenza.
Nel testo, in possesso dell'ANSA, si chiedono le dimissioni dei senatori che hanno già espresso una posizione e, in subordine, la sospensione del giudizio e la ricusazione.
«Nessuna utilità vi potrebbe essere nel partecipare a un giudizio del quale si sia già previamente conosciuta la sua conclusione. La presenza delle parti, dell'interessato o di un avvocato non sarebbe che una mera sceneggiata in un copione già ampiamente scritto». Così Silvio Berlusconi, nel chiedere la ricusazione della giunta.
IL CAV: "SOSPENDERE IL GIUDIZIO FINO CORTE UE" La giunta delle immunità «sospenda il giudizio in attesa della decisione della Corte Europea» presso la quale è stato presentato un ricorso contro la legge Severino e che dovrebbe decidere «in tempi assai ravvicinati, ovvero nell'ordine di pochi mesi». È quanto si legge nella memoria difensiva di Silvio Berlusconi.
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Nelle ore dopo la decisione degli eletti del Popolo della libertà della licenziarsi dal Parlamento nel caso in cui il Cavaliere decadesse da Senatore, vengono a mancare molte certezze. E tra pranzi e incontri cresce il malcontento per una scelta che piacerebbe a pochi.
Dopo l'assemblea dei parlamentari, il presidente della Repubblica diserta un convegno perché vuole dedicare "tutta l'attenzione" alla situazione politica. Ieri sera si era limitato a un gelido comunicato: "Verificheremo con maggiore esattezza". Nonostente i dubbi sulla reale portata dell'annuncio, resta l'irritazione per il danno di immagine al Paese. Bondi contro il Colle: "Dà giudizi politici".
Periodico telematico Trib. Foggia a/n 21p05 Direttore Resp. Roberto Forlani - Realizzato da AWO.
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